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Abiterò su di te

Abiterò sopra di te, mia Utopia
perché l'aria sarà dolce e nuova la stagione
mai più avrò freddo al contatto della tua pelle
né caldo nell'ombra bruna dei tuoi folti capelli
mi affaccerò ogni alba alla riva dei tuoi occhi
per nuotare il mattino nel fondo dello sguardo

Sguardo di luce che prende e conduce ver dov'è vera primavera
occhi di abisso, pensiero mio fisso, mi aspetterai tornare i mari che io navigai?

Mi nutrirò delle parole appese alle tue labbra
e berrò le tue amarezze prima che siano lacrime
poi ozierò i pomeriggi sulle spiagge del tuo corpo
e scoprirò il rifugio dov'è il forziere del tuo cuore

Cuore, per gioco tu avvampi di fuoco, maestosa estasi d'estate
corpo di brace, pensiero più audace, mi brucerai i ricordi delle terre che abbandonai?

Camminerò fra nord e sud il paradiso
ne correrò le lunghe gambe, ansimerò sui fianchi
e salirò i tuoi seni per scenderli a capriole
fino a giacere lieto e stanco nella conca del tuo ventre
la sera ascolterò sulla soglia del desiderio
ogni vento che porta l'eco del tuo nome

Nome di stella, mia sposa gemella, mia autunnale aurora australe
eco di luna, estrema fortuna, mi recherai risposte all'ideale cui aspirai?

Ti veglierò nella notte dalla curva del tuo collo
respirerò i sospiri del tuo sonno, poi anch'io
un poco dormirò e sognerò di abitare su di te
perché non c'è altro luogo dove io possa riposare

Occhi di stella, invernale novella di tersi spazi fra solstizi
cuore di luna, eccelsa fortuna, mi travierai o troverò le Indie che immaginai?

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